L’Ascensione è la festa che ci
“costringe” a sollevare il nostro sguardo verso il “cielo” dove Gesù ci da
appuntamento.
Non è cosa
da poco riuscire a sollevare il nostro sguardo dalle cose della terra, con gli
impegni, i dolori e le preoccupazioni quotidiane. Non è facile capire che il
punto finale della nostra storia personale e sociale si concluderà in “cielo”.
Occorre coniugare la dimensione “orizzontale” della vita con quella “verticale”,
una sorta di “cruciverba” dell’esistenza.
Il cielo sopra di noi e il cielo
dentro di noi, la vita abbarbicata alla terra e l’infinito di vita che ci
portiamo dentro e che ci supera. E’ come far incontrare le due dimensioni,
orizzontale e verticale, tra di loro: la gioia e il dolore, l’amore e l’odio.
La Parola sulla croce, il ”cruci-verba” della nostra storia personale che alla
fine avrà come soluzione la vita senza fine.